T. TASSO, Risposta di Roma a Plutarco

"...farò a guisa di mergo che, volando intorno a le rive del mare, rimiri ne l'acqua l'imagine de le cose celesti..."

“…farò a guisa di mergo che, volando intorno a le rive del mare, rimiri ne l’acqua l’imagine de le cose celesti…”

La ‘concione sulla virtù dei Romani’ è concepita come una sorta di prosopopea di Roma in risposta a due operette plutarchee che proponevano la ‘virtù’ Alessandro superiore alla ‘fortuna’ dell’impero romano. L’edizione che qui si offre è la prima fondata criticamente sul testo depositario dell’ultima revisione tassiana (Urbinate Latino 693 della Biblioteca Vaticana), contro la versione andata a stampa nel 1666, fino ad ora utilizzata come testo-base di tutte le edizioni moderne.

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