P. G. ORSINI, Rime diverse

Frontespizio dell'edizione secentesca (1648)

Frontespizio dell’edizione secentesca (1648)

Le Rime diverse dell’Orsini (1591 – 1656) sono strutturate in modo assai diverso dalle consuete raccolte barocche: alla scansione tematica o per generi si sostituisce qui un’unica sequenza di rime diverse o varie (come erano dette in una redazione manoscritta precedente la stampa), cui segue uno scarno manipolo di rime sacre; i Complimenti di Parnaso, cioè la corrispondenza in versi; e poi, con frontespizio separato, le Satire, che di fatto si presentano come un’opera autonoma. Al loro interno le rime diverse sono organizzate in sequenze compatte: agli iniziali sonetti encomiastici seguono gli esperimenti metrici delle odi saffiche, quindi sonetti uniti dal gioco del ‘contrasto’ e un nucleo omogeneo dedicato a varie tecniche di caccia e pesca, che indubbiamente costituisce il punto di maggior distacco dalla temperie barocca, in una poesia dominata soprattutto da una vena gnomica che indirizza l’autore verso il sermo pedestris delle Satire, sempre più distante da quel marinismo cui a torto è stato ascritto.

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